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Sharing watsu è un gruppo che promuove giornate di pratica e sessioni certificate fra studentia Verona, Vicenza e Milano.
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WATSU ITALIA
WATSU ITALIA, punto di riferimento ufficiale per Watsu in Italia, è un'associazione formata dagli insegnanti e dai Practitioners di Watsu.
WATSU ITALIA è un Training Institute per l'Italia del Worldwide Aquatic Bodywork Association (WABA) con sede presso la SCHOOL OF SHIATSU AND MASSAGE di Harbin Hot Spring, in California, diretta da Harold Dull.
WATSU ITALIA cerca di rendere accessibile a chiunque l'esperienza di dare e di ricevere Watsu organizzando incontri e week-end esperienziali, per una diffusione orizzontale della pratica.
WATSU ITALIA,
grazie ai suoi insegnanti autorizzati dalla Scuola di Harbin Hot
Spring, organizza corsi di formazione professionale secondo
l'insegnamento di Harold Dull e in accordo con le direttive WABA che
prevedono una progressione verticale, comprendente tre corsi
fondamentali e diversi insegnamenti complementari, necessari per
integrare la tecnica e svilupparne gli aspetti specifici.
La Storia della nascita del Team
per gentile concessione di Watsu Italia
Watsu Italia è nata nel 2000 dai "nuovi" insegnanti, perché sentivamo fortemente il desiderio di allargare i nostri confini con nuove visioni. Siamo nati in una piovosa notte umbra dove alla prima riunione eravamo in...due a cui si aggiunse, per il nostro primo documento ufficiale firmato da Harold Dull, un "vecchio" insegnante poco tempo dopo.
Siamo
partiti con l'intento duplice di unire a noi la "vecchia" leva degli
insegnanti e di creare una struttura in grado di espandere il Watsu in
Italia ed Europa. Abbiamo lavorato in questi anni osservando con
fluidità ciò che avveniva attorno a noi e dovendo fare a volte tabula
rasa delle cose fatte in precedenza per crearne di nuove.
Per questi motivi siamo in costante esplorazione e sperimentazione.
Siamo ripartiti alla scoperta della magnificenza nella preparazione e nella nascita in acqua, della riabilitazione, intesa anche come "ri-abilitazione dell'anima" , passando per la via dello Shiatsu meno dogmatico di Masunaga e Ohashi, all'esplorazione delle onde di energia del Lomi Lomi hawaiano e a quello non meno importante sugli abusi sessuali e sul mondo delle tossicodipendenze, anche in età adolescenziale.
Abbiamo proseguito le ricerche sul lavoro emotivo psicoterapeutico inteso come lavoro sul vissuto corporeo col modello biosistemico e sott'acqua . Ma non escludiamo neanche la via estetica che include al proprio interno la fluidità della danza e del teatro acquatico. Queste sono alcune delle vie del Watsu, perenni come le onde.
Per questo abbiamo creato una struttura che fosse, prima che formativa, relazionale, collaborativa e "familiare" con tutte le problematiche annesse da risolvere con trasparenza. Quello che fa Watsu Italia, è attivare, all'interno di un percorso formativo professionale e interiore, un processo di auto-guarigione accompagnando gli allievi o chi ne fa esperienza alla soglia dell'autonomia.
Per tale motivo nel percorso professionale si è pensato di inserire, oltre alla struttura di base dei residenziali come già prima del 2000, degli stage di approfondimento che diano degli input alla ricerca sia personale che professionale, creando un mosaico di spunti indispensabili, non avendo di certo la pretesa di esaurire degli argomenti peraltro inesauribili.
Sappiamo benissimo che la meditazione e il respiro, la danza, lo Shiatsu, l'anatomia esperienziale, la ricerca a terra e verso la sessualità e la disabilità non possono dirsi conclusi con poche ore, ma possiamo dare all'allievo la possibilità di ascoltarsi nel processo e "sentire" quella che potrebbe essere la via da esplorare a formazione "conclusa". Mentre, per chi non voglia praticarlo in futuro professionalmente, Watsu Italia ha attivato delle ricerche in un sentiero "orizzontale" altrettanto importante che è quello dell'esperienza viva, proposte dagli insegnanti in collaborazione con stimati professionisti di diversa estrazione.
Anche per questo, oltre all'equipollenza riconosciuta della nostra formazione con quella di W.A.B.A. International, siamo il punto di riferimento del Watsu in Italia, perché cerchiamo di promuovere, oltre alla formazione per operatori del settore acquatico, quei percorsi che includano il Watsu nel proprio interno come strumento di lavoro, aumentandone notevolmente la crescita personale e l'utilità professionale.
Questo
è lo spirito che ci muove a sperimentare le nuove vie di bodyworks
acquatici e non, come l'Ai Chi, il Woga e l'Aquawellnes ognuno di
noi con la propria esperienza e fallibile verità da condividere e
migliorare.
D'altronde siamo presenti e testimoni delle meraviglie
che il Watsu ottiene nelle persone che ricevono, se accompagnate e
sostenute da persone loro stesse in un percorso, come noi insegnanti ci
riteniamo di essere.
Attualmente
la formazione è di 600 ore, anche se col passare del tempo esse saranno
aumentate per ragioni di qualità professionale e di norme legislative
che stanno modificando il settore del benessere e delle medicine
complementari.
Questo renderà più allungato il tempo per conseguire
un diploma, ma darà un ventaglio più ampio di possibili alternative al
Watsu come trattamento fine a se stesso e anche una certificazione
ancora più riconosciuta a livello istituzionale nazionale ed europeo.
D'altronde anche noi Watsuer siamo sempre più immersi nel terreno comune europeo, come la certificazione ottenuta da Watsu Italia di "Somatoterapista con specializzazione in Watsu" come "Scuola Europea di Watsu", a cui i practitioner possono iscriversi a formazione conclusa, sta a dimostrare. E' iniziata una collaborazione con Iaka Svizzera, e vorremmo condividere i nostri percorsi, anche con paesi filosoficamente e storicamente vicini a noi, oltre che a quelli d'oltreoceano con cui già dagli inizi intensamente collaboriamo.
Speriamo inoltre che Watsu Italia, sia da spunto per quei paesi, oltre a quelli di lingua tedesca dove il Watsu propone già formazioni con più ore e una federazione autonoma, come Spagna, Francia, Portogallo, Olanda e Slovenia, ma anche India ed Egitto, dove il Watsu sta inserendosi fortemente, per la creazione di autonome federazioni unite alla ricerca di un intento comune.
Anche il livello di accettazione del Watsu nelle istituzioni è certamente un cavallo di battaglia che noi ci prefiggiamo di cavalcare, come il riconoscimento futuro di "counseler acquatico", mantenendo la qualità più elevata possibile del trattamento e del Watsuer. Questa accettazione nelle istituzioni, private e non, dipende in tutti i casi, da quanto si mantiene alto il livello "umano", culturale e professionale del professionista stesso e da quanto si riuscirà a mantenere unite negli intenti le singole gocce d'acqua, come siamo noi, che da sole evaporano in fretta ma che unite creano l'Oceano.
Anche per questo un Watsuer deve essere costantemente all'interno di una formazione permanente che permetta di esaltarne le risorse e quella bellezza interiore, che senza l'esperienza e la pratica, resterebbe ancorata a vecchi schemi dando solo aridità e abitudine al trattamento nel tempo. Abbiamo dotato i practitioner e gli insegnanti di un tesserino che vorremmo fosse richiesto dal personale addetto nelle strutture, che informeremo, per verificare ed eventualmente fermare le situazioni di abuso del Watsu laddove non sussista una formazione professionale adeguata.
Un abuso che purtroppo va a discapito dei clienti, degli allievi e del movimento del Watsu ma che, con l'arrivo di Watsuer sempre più aperti e preparati, sostenuti da Watsu Italia, faranno sentire inadeguati coloro che fanno del Watsu, senza una preparazione olistica, una mera tecnica riprodotta ad libitum. Oramai molti dei più grandi centri termali italiani utilizzano Watsu per i propri clienti, dalle terme di Bibione vicino a Venezia, alle Terme di Cervia di Ravenna con le piscine di acqua salata oltre alle antiche Terme dei Papi di Viterbo.
Ma
pure gli alberghi e i centri benessere più esclusivi nella zona di
Abano e Montegrotto Terme nel Veneto, in Umbria e Toscana, nella zona
Ischitana e nelle metropoli come Milano e Torino al Nord e Roma e
Napoli al Centro Sud sono sempre più alla ricerca di queste oasi dove
potersi rigenerare.
E' per tutto questo che Watsu Italia è nata e
continuerà ad essere punto di aggregazione, non dimenticando mai il
sogno di Harold Dull della grande "famiglia acquatica"e di tutti gli
acquanauti e i Watsuer che alla scoperta della propria autonomia,
continuino a desiderare di condividere, confrontarsi e crescere per
aprire nuove prospettive alla propria anima.
Watsu Italia Team