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Woga (Water Yoga)

Fare Yoga in acqua

Tra le forme di ginnastica low impact, quindi praticabili tranquillamente da tutti coloro che hanno buona confidenza con il mondo delle piscine e del galleggiamento, c'è lo Woga. Ideata da un terapista californiano, tale Harold Dull, è una riproduzione acquatica dei movimenti "asana" caratteristici della forma di rilassamento interiore più conosciuta al mondo.

Un ottimo connubio tra Water e Yoga, quindi, ideale per sfruttare i grandi benefici dell'acqua sull'organismo, allenando muscoli, migliorando circolazione e capacità polmonare, raggiungendo quella pace dei sensi e quell'equilibrio tra corpo e mente sempre messo in discussione dallo stress quotidiano.

Lo Woga si può praticare a pelo d'acqua o sul fondo della piscina, la cui acqua deve essere riscaldata per favorire il miglior approccio al rilassamento, alla concentrazione e alla sincronizzazione dei movimenti. Gli esercizi sono facili da apprendere (sempre consigliato seguire un corso di preparazione) e caratterizzati da una bassa intensità (in media 30 secondo per posizione).

I principi Yoga applicati alla tecnica acquatica sono garanzia di un ritrovato benessere solistico che viaggia sui sette "chakra", secondo la tradizione orientale punti nevralgici del flusso dell'energia positiva. Lo Woga si pratica tutto l'anno, dodici mesi su dodici. Molto apprezzati i benefici nella stagione fredda autunno/inverno perché l'attività fisica in piscina contribuisce a curar dolori articolari e a combattere forma d'ansia o di insonnia.

Alcune posizioni

La gamba nascosta

Per sbloccare le emozioni. Galleggiando sulla schiena, stendete le braccia sopra la testa. Poi portate verso il petto il ginocchio destro e fate passare sotto il braccio della stessa parte. Appoggiate la mano destra sull'hara, il chakra che si trova due dita sotto l'ombelico. Rimanete così per almeno 30 secondi.

Il twist

Per risvegliare l'energia vitale. Galleggiando sulla schiena, afferrate con la mano destra il ginocchio sinistro e, ruotando il bacino, portatelo verso l'anca destra. "Agganciate" il piede sinistro al polpaccio destro. Respirate profondamente e allungate il braccio rimasto libero, restando in posizione per 30 secondi.

Il fior di loto

Per la meditazione. Galleggiando sulla schiena, fate scivolare la caviglia sinistra sulla coscia destra. Poi portate l'altra caviglia fino alla coscia sinistra, in modo da incrociare le gambe. Unite le mani dietro alla nuca. Mantenete la posizione almeno per un paio di minuti.